giovedì 3 gennaio 2013

2 gennaio 2013

Ammetto che questo esercizio quotidiano non è così semplice, anzi.
Trovare 5 motivi di “contentezza” è un modo di scandagliare a fondo la propria giornata (mi capita di farlo prima di addormentarmi).
Mi sono resa conto che spesso si tratta di sensazioni fugaci e di attimi rubati e, pertanto, comprendo anche perché spesso ce li dimentichiamo.
La mia decisione di fermarli fa parte della mia lotta di non volere assolutamente piegarsi al pensiero negativo che invece dilaga.

  • Riprendere a fare un pezzetto di strada con un amica M. che da tempo non riuscivo più ad incontrare e sentire che nonostante sia passato più di due mesi dall’ultima volta, non è cambiato nulla.

  • Ritrovare il piacere di conversare con un'altra amica S. dopo  che per un lungo periodo i rapporti si erano raffreddati. Per un attimo ho sentito la spinta forte di raccontarle un segreto alimentando la complicità di un tempo. Non l’ho fatto perché avrei dovuto “tradire”un'altra amica in comune e non fa parte di me.

  • Riprendere il lavoro ed essere contenta di farlo….e in questo periodo c’è veramente da ringraziare

  • Sono riuscita a completare il mio primo giorno di dieta e rileggendo il diario mi sono  resa conto che non è stato perfetto ma che posso essere assolutamente soddisfatta, dopo gli stravizi del periodo.

  • Avere riscontrato una nuova consapevolezza per cui è decisamente meglio  evitare la visione di certi film drammatici alla sera se si vuole mantenere un buon livello di ottimismo e positività. Questo concetto era stato espresso più volte  durante gli incontri di  meditazione ma mai come ieri ne ho capito il vero significato. Buone letture e buoni film sono una delle pratiche a cui attenersi per migliorare la qualità della propria vita.

1 commento: